Gennaio, 2021
Una recente revisione della letteratura ha esaminato i dati disponibili sulla relazione tra Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) e funzionamento gastrointestinale (GI), comportamentale, neurologico e immunologico.
Gli individui con DSA, infatti presentano spesso problemi gastrointestinali e/o reazioni avverse a determinati alimenti. I modelli comportamentali restrittivi (preferenza per cibi dolci e salati e/o rifiuto di cibi sani) possono peggiorare questi problemi.
La revisione ha esaminato la letteratura relativa a differenti approcci dietetici nella gestione dell’autismo (tra cui le diete di eliminazione di glutine, caseina o carboidrati complessi, la dieta chetogenica e la dieta a basso contenuto di ossalato), assieme alla letteratura riguardante integratori alimentari, probiotici, prebiotici, vitamine e minerali.
Gli autori hanno concluso che alcuni approcci dietetici, l’integrazione di acidi grassi polinsaturi, prebiotici e probiotici possono migliorare, anche solo parzialmente, sia i disturbi gastrointestinali sia alcuni aspetti comportamentali. Risultano inoltre economici, facili da implementare e ben tollerati.
Link all’articolo originale: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32006373/